Quando sono in fiera, e spiego con orgoglio ai visitatori che io produco salumi senza lattosio, questi si meravigliano. Ma come, che ci fa il latte nei salumi? Come ho già spiegato nel mio post sui salumi senza glutine, tutto dipende dalle scelte dell’industria agroalimentare. Scelte che derivano dalla logica del massimo profitto, e che sono purtroppo tollerate da una legislazione che non protegge abbastanza i consumatori.
Allora, se ti interessa mangiare bene per difendere la salute, e operare scelte consapevoli ti invito a leggere quello che segue.
Salumi senza lattosio: perché l’industria non riesce a produrli?
Nel mio e-book Mangia sano, vivi più di 100 anni. Se vuoi, puoi lo spiego diffusamente, ti invito a scaricarlo se ti interessa approfondire questo argomento e tutti gli altri temi collegati a un’alimentazione sana e cibo genuino. Nel frattempo, segui qui il mio ragionamento.
L’industri alimentare ha come unico interesse il massimo profitto. Per questa ragione, i salumifici industriali utilizzano materia prima di scarsa qualità. Nel caso dei salumi, materia prima di bassa qualità indica carne derivata da maiali di allevamento intensivo.
Materia prima di bassa qualità
La carne derivata da animali allevati in modo intensivo è di cattiva qualità per varie ragioni:
- contiene più acqua, perché gli animali vengono allevati in ambienti chiusi dove vivono affollati senza potersi muovere liberamente;
- gli animali sono macellati in tenera età, a soli 7/8 mesi di vita
- ai maiali si somministra cortisone per favorirne una rapida crescita ed antibiotici per ovviare alla mancanza di difese immunitarie dovuta al fatto che non sono allattati dalla madre.
Un maggior contenuto di acqua nelle carni
La carne di questo tipo contiene più acqua. Un maggiore contenuto di acqua rende più lenta e complicata la stagionatura (leggi come invece dovrebbero andare le cose nel mio post sui salumi genuini senza conservanti). Ma siccome il tempo è denaro, nei salumifici industriali si aggiunge alla carne del latte in polvere per amalgamare e asciugare le carni. Il lattosio arriva nei salumi per questa strada. E ci arriva anche il glutine, dato che la farina di frumento entra nella composizione del latte in polvere.
In poche parole per ottenere dei salumi che costano poco ma che non valgono niente l’industria usa carni di scarsa qualità o con alta carica batterica. L’unico modo per farli stagionare salumi di questo tipo è riempirli di conservanti (nitriti e nitrati), latte in polvere, zuccheri (glucosio,saccarosio).
Dove trovare salumi senza lattosio (e senza glutine né conservanti)
Se desideri acquistare dei salumi genuini che non fanno male, ti consiglio di rivolgerti ai contadini e ai piccoli produttori: sul sito solocibigenuini puoi ordinare con un clic prodotti artigianali che ti saranno consegnati direttamente a casa.
Inoltre, ti invito a riflettere sul fatto che in questo modo contribuirai ad combattere il fenomeno degli allevamenti intensivi.
Buona e lunga vita da Nandino!